Terminate le feste, superati brindisi e i cenoni abbiamo voglia di fermarci e ricordare cosa è stata per noi questa esperienza. Tentiamo di farlo con chiarezza, rispettando i nostri valori e la nostra ricerca di un approccio diverso a questo gioco.
In breve, un riassunto delle cose che i nostri ragazzi e noi stessi ci portiamo via da questo viaggio, un esercizio di pensiero per consolidare tutte le emozioni vissute.

Il nostro viaggio è iniziato non appena le ruote dell'aereo hanno salutato Pisa in direzione Budapest, Eybl Tournament, Stage 1.
La speranza era quella di lasciare nei ragazzi un ricordo indelebile, un'esperienza forte a tal punto da alimentare il fuoco della passione verso questo gioco.
Desideravamo far squadra, condividere del tempo insieme soprattutto fuori dal campo, confrontarci, avere del tempo per prendersi cura dei dettagli.
Sono stati 3 giorni intensi e indimenticabili, questo è il "tesoro" che ci portiamo dietro:
#Energia-Emozione
Troppo spesso sottovalutiamo o diamo per scontate le esperienze e le emozioni che viviamo.
Budapest ci ha insegnato che giocare con energia, travolti dall’emozione può tirar fuori risorse che non pensavi di avere, sposta i propri limiti più in là, crea legami forti e ricordi indelebili.
Ci restano nelle orecchie le urla di grinta dei nostri ragazzi ad ogni occasione, la manifesta voglia di dare il massimo anche contro avversari fuori portata.
Ci restano negli occhi i sorrisi fuori dal campo, la complicità che si crea condividendo del tempo insieme, quando hai davvero tempo per prenderti cura dei dettagli.
Ci resta nel cuore l’emozione di aver costruito qualcosa come squadra, di aver condiviso oltre pasti e partite, sessioni video, di team building, passeggiate per la città, importanti momenti di confronto e di dialogo.

Forse il tesoro più grande messo in valigia, più di un trofeo o di un bel souvenir, più importante di qualunque altra cosa, aver fatto un passo avanti in consapevolezza: di noi stessi, dei nostri limiti (decisamente oltrepassati), delle nostre emozioni.
E’ prezioso far parte di un gruppo che lavora insieme, che costruisce, pur facendo errori.
Gli errori fanno parte del gioco, si sbaglia per inesperienza, si sbaglia sottovalutando gli avversari, si sbaglia un passaggio, una lettura o un tempo di gioco; tornare con la consapevolezza di ciò che si è sbagliato e di ciò che si è fatto bene è il regalo più importante da mettere nella valigia o nello zaino e da tenere ben custodito.
#Voglia di sognare
Stare a questo livello, confrontarsi con altre organizzazioni, avere l’opportunità di rubare, anche solo con gli occhi da altri coach, preparatori, manager, giocatori, arbitri... un modo di allenare, una correzione, un'accortezza organizzativa, un movimento, persino una smorfia o una protesta, accende qualcosa.
In noi ha acceso la voglia di costruire ancora e di presentarci migliori, ancora più organizzati, ancora più bravi in campo a rispondere alle sfide, ancora più compatti fuori per vivere a pieno ogni momento.
Il nostro sogno rimane lo stesso ma alimentato da un fuoco ancora un pò più vivo.

Tra poco più di dieci giorni le ruote dell’aereo si alzeranno e punteranno a Tenerife per lo Stage 2, sarà un'altra importante avventura per il Quartiere Delta, un’avventura che ci porterà nuove sfide, in cui saremo accompagnati da nuovi amici e collaboratori.
Il nostro viaggio è solo all'inizio e noi abbiamo tanta voglia di far conoscere il nostro DELTA.
Comments